TRAMA
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All’inizio Nancy aveva pensato con sollievo che la porta di legno dell’attrazione de “Il Labirinto degli Specchi” sarebbe bastata per tenere alla larga gli zombie. Peccato che non si fosse resa conto per tempo della vetrina infranta, lì accanto. Non ci aveva fatto caso per colpa dei mille riflessi del labirinto che si snodava davanti a sé, che la abbagliavano e confondevano… ma quando la leggera brezza notturna, infiltratasi tra i frammenti appuntiti di vetro, le solleticò le braccia facendole venire la pelle d’oca, capì che aveva un problema da risolvere. Quando la raggiunsero i lamenti degli zombi che si trovavano ormai alla porta, capì di essere davvero nei guai. Il rumore delle braccia e corpi che picchiavano contro la porta di legno del labirinto le fecero accapponare la pelle. «Raga…zina…» disse la voce soffocata di un cadavere da dietro la porta. «Basta…ba…sta scap…pare…» rantolò una seconda voce. Un colpo, un altro colpo. Non la finivano più… Nancy scattò in piedi, come se fosse stata punta, il telefono ancora stretto in mano. Guardò la vetrina infranta a un paio di metri dalla porta. Poi, guardò il labirinto. Non aveva molta scelta.